viaggio lungo un giorno dentro la notte
di Eugene O'Neill
lo spettacolo
È il dramma più significativo della maturità di Eugene O' Neill, e forte è la componente autobiografica.La lunga giornata della famiglia Tyrone presenta tutte le caratteristiche di un viaggio interiore dei singoli personaggi, viaggio che ha inizio un mattino d'agosto nel soggiorno di casa, e che ci presenta un Tyrone troppo sicuro del suo successo di attore, una Mary nevrotica, tesa e tremante, che non riesce a nascondere una evidente dipendenza dalla morfina e i due figli apparentemente sereni, ma che non tardano a mostrare uno i segni della dissolutezza e l'altro la fragilità di un fisico e di una morale minati dalla tubercolosi. Tra i personaggi coinvolti nel lungo viaggio verso le tenebre dell'esistenza, che ricordano molte figure delle opere precedenti, solo Edmund, il figlio malato, non esclude la possibilità di vincere la notte; gli altri ormai appaiono senza speranze.
Mary allevia il peso delle rinunce con la morfina, Tyrone è succube del terrore della miseria, Jamie sconta la sua rapida maturazione errando nei bar e nei bordelli. La tristezza e l'apparente immobilismo della famiglia trovano un segno di vitalità in Edmund che finisce per considerare la stessa malattia come un tragitto verso la luce.
Diverse sono le linee di sviluppo drammatico predominanti: l'insoddisfazione che chiude i protagonisti nella spirale del ricordo e del rimpianto; il dissidio padre-figli, ricomposto solo in parte dallo sfogo-confessione di Tyrone con Edmund, nel quale tenta di giustificare il suo ossessivo attaccamento al denaro, l'incontro-scontro tra i fratelli, che costituisce il momento più intenso del dramma, almeno sul piano psicologico e la desolante e disperante solitudine della madre.
Anche la componente letteraria, nutrita da citazioni e da riferimenti poetici, diventa momento di differenziazione tra due generazioni.
con Sergio Isonni, Andrea Albertini, Nicola Delbono e Ester Liberini
adattamento e regia di Bruno Frusca